Risotto alla zucca e caprino con Aceto Balsamico di Modena IGP Pico Nero

PRIMI PIATTI

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

– 350 gr Riso
– 800 gr Zucca
– 120 gr Caprino
– 40 gr Mandorle con la pelle
– 20 gr Burro
– 40 gr Parmigiano Reggiano grattugiato
– 1,5 l Brodo vegetale
– 100 gr Vino bianco secco
– 1 Scalogno
– Sale qb
– Olio Extra Vergine di Oliva qb
– 4 Cucchiai di Aceto Balsamico di Modena IGP Pico Nero

PREPARAZIONE

Tritare le mandorle, tostarle in una padella con un pizzico di sale e tenere da parte.
Pulire la zucca privandola della buccia e dei semi, tagliarla a dadini e tenere da parte.
Scaldare il brodo vegetale e mantenerlo caldo.
Tritare finemente lo scalogno e farlo soffriggere con due cucchiai di olio in un tegame largo, aggiungere la zucca e rosolarla per alcuni minuti, mescolando per non farla attaccare. Aggiungere un po’ di brodo e cuocere per circa quindici minuti.
In una larga padella scaldare due cucchiai di olio e aggiungere il riso per farlo tostare, mantenere la fiamma vivace e continuare a girarlo per non farlo scottare. Quando sarà opalescente sfumare con il vino bianco. Appena il vino sarà completamente evaporato aggiungere la zucca e mescolare bene per amalgamare i sapori. Quando il risotto comincia ad asciugarsi, aggiungere un mestolo di brodo ben caldo e proseguire via via aggiungendo il successivo solo quando il precedente sarà stato assorbito, fino al raggiungimento del giusto grado di cottura. Verso fine cottura regolare di sale.
A fuoco spento, mantecate con il burro e il parmigiano grattugiato.
Impiattare il risotto, posizionare al centro di ogni piatto una quenelle di Caprino e una spolverata di mandorle tostate.
Completare il piatto con gocce di Aceto Balsamico di Modena Igp Pico Nero.

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L’abitudine diventa un’arte. Il rito
di fare bene le cose. Un mantra,
un suono che si ripete
un mestolo che gira, pazientemente.

Le mani, le mani, così sinuose, intente a sbucciare,
pelare, impastare.
E il profumo di casa di olio e aglio.
Il cuore di zucca avvolgente e nient’altro. Nient’altro.

Si poggia il silenzio, si governa il tempo.
La pioggia, il silenzio, il tempo.